giovedì 20 novembre 2008

One Piece ep 1-2-3-4 italiano

Episodio 1: Il ragazzo di gomma
http://www.veoh.com/videos/v1265844ZCKJP9Fk
Episodio 2: Il cacciatore di pirati
http://www.veoh.com/videos/v1266598QTzhGRHP
Episodio 3: La liberazione di Zoro
part 1:http://it.youtube.com/watch?v=nWJINAgnOsk
part 2:http://it.youtube.com/watch?v=qFw2jYrpmsA
part 3:http://it.youtube.com/watch?v=m1itW-gehwg
Episodio 4: Uno sguardo al passato
http://www.veoh.com/videos/v1270688rKJDE5QG

censure naruto shippuuden su italia1

http://www.ilbazardimari.net/censure/cartoni/naruto_shippuuden/censure_episodio01.html

Se andate qui troverete segnalate tutte le censure e i tagli effettuati da mediaset.
Costruiamo un monumento a coloro che se ne occupano ogni volta che esce una nuova puntata dello shippuuden ^___^

lunedì 17 novembre 2008

-Cacciatori di vampiri- speciale!!!


Ecco qua Toshi e Yoshiro realizzati con "Face your manga". è ovvio che ho aggiunto particolari che non hanno...l'ho fatto perché così mi piacevano di più! XP
anche se devo dire che Toshi ha qualcosa che non mi piace U_U
Se volete potete utilizzarli come avatar XD

-Cacciatori di vampiri- capitolo 2 "AGLIO"

Titolo: CACCIATORI DI VAMPIRI
ispirata a: -
genere: HORROR, GIALLO, AZIONE, SOPRANNATURALE
raiting: PER TUTTE LE ETA'
capitolo: 2

AGLIO

Yoshiro si svegliò. Era una bella giornata. Dopo più di una settimana di pioggia, c’erano state due belle e limpide giornate primaverili.
Si alzò, si vestì e legò i suoi lunghi capelli argentati, che risplendevano sotto i raggi del sole che entravano dalla finestra, in una coda, come faceva sempre.
Non appena fu pronto scese al piano di sotto a fare colazione. Viveva da solo e in fondo non gli importava molto se era una bella o una brutta giornata, tanto lui si sarebbe rintanato da qualche parte a leggere. Quella mattina decise, però, che si sarebbe fatto un giro per il villaggio, tanto così, per far vedere che era ancora vivo e per prendere un po’ di sole.
Non che non uscisse mai di casa, ma quando lo faceva, per lavoro, era di notte e di notte le persone normali dormono e non c’è il sole.
Passeggiava per strada con le mani in tasca fischiettando, pensando agli affari suoi quando qualcuno lo fece sobbalzare: una voce femminile urlò il suo nome
-YOSHIROOOO!!! SEI TRA NOI??- Yue, la solita Yue. Erano passati diversi anni, erano cresciuti, ma lei continuava a comportarsi sempre nello stesso modo. Urlava. Cioè non sempre, anzi. Ti chiama una volta, piano, quasi sottovoce, e se tu non rispondevi perché eri distratto e non la sentivi, lei urlava.
-Si, si, ci sono, ma non urlare! Mi hai provocato un fischio acuto nelle orecchie!- rispose lui irritato
-MA è COLPA TUA CHE NON SENTI!- rispose lei. Era una ragazza molto strana, tutte le volte che la vedeva pensava che non sarebbe mai diventata una vera adulta.
-Ero solo distratto, adesso ti sento e puoi parlare più piano- precisò lui calmo
-Tsk! Dici sempre così! Comunque…la sai l’ultima novità?- chiese lei
-No- si limitò a rispondere, probabilmente gli avrebbe parlato di qualcosa di immensamente noioso e di cui lui non si interessava come al solito
-Lo immaginavo, sei sempre rintanato in casa!- rispose lei –Hanno detto che ci sono stati altri due omicidi…il messo reale ha detto di mettere dell’aglio in casa, mi chiedo a cosa ci possa servire, se non lo possiamo usare per cucinare!- e invece no. Questa volta era qualcosa di serio che toccava lui in particolare. Si fece serio. Che alla corte qualcuno cercasse di minare il potere del re, facendo cadere la popolazione nel terrore? L’importante era che non avessero rivelato nulla alla popolazione, se si fosse sparsa la notizia sarebbe stato un caos totale.
-E hanno almeno spiegato il perché?- s’informò
-No- rispose Yue -hanno detto che l’aglio aiuta a tenere lontani gli spiriti maligni- rispose lei
“Menomale!” pensò Yoshiro “Non sospettano dei vampiri!”
-Va tutto bene?- chiese Yue fissandolo con un’aria strana, incuriosita
-Certo! Adesso vado a trovare Toshi, sai dov’è?- chiese
-Si, penso che sia nel solito locale, lo sai, lui è un abitudinario esattamente come te, si capisce perché siete amici- rispose la ragazza un po’ infastidita. Yoshiro lo sapeva che lei Toshi non lo poteva sopportare, ma in quel momento aveva solo bisogno di una scusa per liberarsi di lei.
Alla fine ci andò davvero, da Toshi. Se ne stava seduto al suo solito tavolo a sorseggiare birra.
-Ehi Toshi!- Yoshiro posò una mano sulla spalla all’amico e lo fece sobbalzare, lo spaventò tanto che stava per sputare tutta la birra che aveva in bocca
-Ehi, ma sei impazzito? Volevi uccidermi per caso?- chiese Toshi imprecando
-Si, tuttavia volevo farlo sembrare un incidente- rispose l’altro sarcastico, poi aggiunse: -vieni, andiamo a fare due passi, ti devo parlare e poi non ti fa bene stare qui tutto il giorno a trangugiare birra-.
-Accetto- rispose Toshi –Ma solo se più tardi mi offri qualcosa da mangiare-
Yoshiro annuì e si avviò verso la porta del locale, dopo poco seguito da Toshi che aveva appena pagato il conto.
-certo che ormai un povero single non può più farsi una birretta in pace senza finire al verde- borbottò mentre controllava il portafogli
-Quante ne hai bevute esattamente di queste birrette?- chiese Yoshiro
-due…tre…quattro…ho perso il conto- concluse Toshi irritato, Yoshiro scoppiò a ridere, mentre l’amico lo guardava storto.
-Passiamo a qualcosa di più importante- disse serio, quando si fu ricomposto –hai sentito di quella storia dell’aglio?-
-Sì- rispose lui distaccato –Per nostra fortuna non hanno parlato dei vampiri-
-Umh…è tutto inutile, il panico si sta diffondendo ugualmente, troppi omicidi in troppo poco tempo- costatò Yoshiro
-Ci sono sicuramente almeno due vampiri diversi all’opera, uno è il nostro vecchio amico Lord Bark e l’altro non lo so-
-Sì, sono d’accordo- annuì Yoshiro
-Il nostro buon vecchio Lord viaggia verso nord, mentre l’altro si sta dirigendo qui, è ovvio che stanno andando nella stessa direzione- concluse Toshi
-Ci occuperemo prima dell’altro, è più vicino a noi- rispose l’altro pacato.
Ad un tratto un urlo li interruppe la loro discussione. Una donna di mezza età, con la divisa da domestica, i capelli arruffati e il fiatone urlava terrorizzata.
-I…SIGNORI…MORTI…TUTTI…BAMBINO…SANGUE!!- era evidentemente sotto shock.
Yoshiro e Toshi si guardarono e annuirono in silenzio, quella notte sarebbero stati molto occupati.

-Cacciatori di vampiri- capitolo 1 "PROLOGO"

Titolo: CACCIATORI DI VAMPIRI
ispirata a: -
genere: HORROR, GIALLO, AZIONE, SOPRANNATURALE
raiting: PER TUTTE LE ETA'
capitolo: 1

Comincio anche a pubblicare questa, oltre che Vento, la differenza è che questa non è conclusa. Dopo il secondo capitolo ci sarà una sorpresa XD, spero che vi piaccia.
Inoltre questa è la "seconda versione" della storia, anche se non c'è molta differenza.

PROLOGO


Era una notte limpida e fredda. Il vento muoveva i rami degli alberi che risplendevano argentei sotto la luce lunare. Un pipistrello spiccò un volo, urlando, in controluce, fu visibile in tutta la sua apertura alare. Lo osservò allontanarsi a caccia delle sue prede, ignare. Sorrise.
L’erba le accarezzava i piedi nei sandali che, nonostante il tacco alto, non sprofondavano nel terreno umido dalle tante piogge passate.
Davanti a lei si elevava una piccola casa isolata, non avrebbe potuto trovare di meglio.
Avanzò veloce e leggera verso la porta. Appena posò la mano sulla serratura, questa si spezzò con un rumore metallico, quasi sofferente. Sorrise di nuovo, pensando agli abitanti di quella casa. Dormivano tranquilli nei loro letti, si sentivano più che al sicuro chiusi nella loro accogliente casetta, eppure non sapevano che quella sarebbe stata la loro ultima notte.
Quella sera si sarebbe riempita la pancia per bene, il giorno avrebbe riposato lì, sarebbe ripartita la notte successiva.
Entrò, le camere erano al piano di sopra. Salì i pochi scalini silenziosamente.
Entrò nella prima camera che trovò, guidata dal profumo del sangue. Al centro della stanza, in un piccolo letto rettangolare dormiva, tranquillo, un bambino biondo di sei-sette anni.
Si avvicinò al letto e si chinò su di lui.
I denti aguzzi penetrarono facilmente nella carne tenera del collo del piccolo. La vampira accostò la bocca ai due piccoli fori che aveva praticato e bevve. Bevve con avidità, assaporando il dolce calore del sangue. Ma presto finì. “Il sangue dei bambini è il migliore ma finisce subito” pensò con amarezza.
Non ancora sazia, uscì dalla colorata stanza del bambino e si diresse verso quella dei genitori.
Dopo aver prosciugato i due corpi, fino all’ultima goccia di sangue, si liberò dei tre cadaveri buttandoli in una foresta non molto lontana, qualche animale affamato non avrebbe lasciato neanche le ossa.
Tra un’ora sarebbe stata l’alba, dove sbrigarsi a rientrare. Estrasse un fischietto dorato dalla tasca e fischiò, ma non uscì nessun suono, o almeno, nessun suono che un essere umano possa sentire.
Dopo poco tempo si udirono le strida di un pipistrello che andò a posarsi sulla spalla della vampira.
Lei lo prese in mano e gli accarezzò la testa.
-Allora, hai mangiato bene ‘sta sera, cuccioletto?- chiese –Io si- concluse sorridendo e dirigendosi verso la casa.

-Vento- capitolo 6 "SAKè"

Titolo: VENTO
ispirata a: NARUTO
genere: SENTIMENTALE, DRAMMATICO
avvisi: OOC, SPOILER
raiting: PER TUTTE LE ETA'
capitolo: 6

SAKè

Osservò il villaggio, completamente illuminato, ma non dai lampioni, ma da migliaia di luci, una davanti ad ogni abitazione.“Maledizione!” pensò “Abbiamo fatto tardi e siamo arrivati ‘sta sera, proprio nel periodo della Festa delle luci!”. Lui e il suo compagno di viaggio avevano fatto tardi, avevano incontrato delle difficoltà a passare la frontiera e dopo aver perso diverse ore a contrattare per passare erano stati costretti ad eliminare le guardie.-Itachi-san, cos’è tutta questa illuminazione?- Kisame era perplesso, probabilmente non aveva mai sentito parlare della festa-La “festa delle luci”, non ne hai mai sentito parlare?- Kisame fece segno di no con la testa –Ogni abitante accende una luce davanti alla sua casa, dura per quattro giorni durante i quali non si lavora, oggi penso sia la prima, quindi ci sarà un corteo, al capo del quale ci sarà l’Hokage, che attraverserà il villaggio- Non appena ebbe finito di parlare i suoi occhi neri si fissarono su una zona dove piccole luci erano vicinissime. Si ricordava che in quella zona c’era un piccolo laghetto. “Quanti ricordi” pensò, lì c’era un lago in cui, durante la festa, venivano poste delle piccole barchette di legno, abbastanza grandi da farci stare sopra una candela accesa. Quando era piccolo ci andava sempre con i suoi genitori e poi anche con suo fratello.-Entreremo come turisti- si affrettò a dire-Ma ci riconosceranno!- esclamò Kisame-Useremo la tecnica della trasformazione, non daremo nell’occhio, ci sono molti turisti in questi giorni- rispose Itachi-Fanno entrare tanta gente senza controllo?!?- Kisame era molto stupito –Non temono un attacco esterno?--I controlli non sono stati del tutto eliminati, ma solo un po’ allentati, riusciremo ad entrare, senza problemi- rispose Itachi sicuro di sé.Quindi si trasformarono in due turisti qualsiasi e si avvicinarono alla porta di Konoha.L’unica guardia era un uomo con la faccia assonnata, probabilmente un chunin, aveva gli occhi marroni e i capelli blu-viola. Li osservò per qualche secondo-Il visto?- chiese con aria distante. Itachi gli porse due bigliettini di colore arancione, lui li guardò appena, senza nemmeno prenderli in mano, e fece segno di proseguire.-Potrebbero anche sceglierli un po’ più svegli!- disse Kisame sghignazzando non appena ebbero girato l’angolo –Possiamo ritrasformarci adesso?- chiese-Te l’avevo detto che sarebbe stato facile, comunque no, è meglio stare così finché non saremo costretti a combattere- rispose lui.Camminarono per un po’ finche non si ritrovarono in mezzo alla folla che aspettava il corteo che sarebbe passato di lì a momenti.-Non troveremo mai la forza portante così!- sussurrò Kisame. Itachi non rispose e si concentrò sulla folla. Non poteva usare lo sharingan, qualcuno avrebbe potuto vederlo. Vide, uomini, donne e bambini di ogni ceto sociale, era una festa importantissima e anche i meno abbienti ne prendevano parte. Ad un certo punto udì due uomini che parlavano li vicino-Tu sai qualcosa del ninja che hanno catturato?- chiese uno dei due-No, so solo che resterà a marcire in cella, nessuno lo interrogherà in questi giorni di festa- rispose l’altro-Che gente! Lavora anche in un giorno di festa! Sembra anche che volesse attentare alla vita dell’Hokage--Ummh…non si sa, non è ancora stato interrogato- rispose l’uomo, poi i due si allontanarono e Itachi non riuscì più a sentire quello che dicevano. “Poco male” pensò “Non sono cose che mi possono interessare”-Vieni Kisame- sussurrò al suo compagno che si stava avvicinando, pericolosamente ad un locale dove servivano sakè a basso costo.-Non puoi aspettare un secondo? Un bicchiere e vengo- rispose lui, frugandosi nelle tasche per cercare i soldi necessari.-Uff, muoviti- rispose luiQuando Kisame ebbe finito di sorseggiare il suo sakè i due entrarono in una strada secondaria, dove c’era meno gente.-dove stiamo andando?- chiese Kisame-Questa sera è impossibile trovare la forza portante, quindi andremo incontro al corteo- rispose Itachi-E perché?--Devo verificare una cosa- si limitò a rispondere Itachi.

-Vento- capitolo 5 "DIFFICOLTà"

Titolo: VENTO
ispirata a: NARUTO
genere: SENTIMENTALE, DRAMMATICO
avvisi: OOC, SPOILER
raiting: PER TUTTE LE ETA'
capitolo: 5

DIFFICOLTà

La mattina dopo verso le 9:30 era arrivata a Konoha. Erano diversi anni che non ci tornava, però il villaggio sembrava sempre lo stesso, almeno dal suo punto di osservazione.
Il sole splendeva alto nel cielo e l’aria era veramente afosa, peggio che a Iwa. Le strade pullulavano di gente, secondo quanto sapeva, tutti si preparavano per una festa che sarebbe durata quattro giorni, la cosiddetta “festa delle luci” (Ripresa dal libro gli elfi d’inverno n.d.a). Lei non sapeva molto di questa festa, era tipica di Konoha, non esistevano di simili da altre parti. Itachi le aveva detto che era estremamente importante e si celebrava una volta all’anno. Le aveva anche raccontato come si svolgeva. Si posizionavano delle lanterne davanti a ogni casa e l’Hokage con il suo seguito attraversava le vie più importanti del villaggio per poi arrivare ad un palco illuminato dove faceva un discorso augurale. Questo accadeva la prima serata, poi le altre tre si festeggiava danzando e mangiando insieme all’aperto. “Questa non ci voleva!” pensò Ayako. Non aveva preso minimamente in considerazione quella festa, non si ricordava nemmeno che esistesse! Era un problema non indifferente. Il suo obbiettivo era uno degli uomini più importanti del villaggio e che, molto probabilmente, faceva parte del seguito dell’Hokage. Sarebbe stato sempre al centro dell’attenzione, in mezzo alla folla, sarebbe stato impossibile ucciderlo senza dare nell’occhio. Aveva solo due possibilità: ucciderlo entro quel giorno, dove tutti erano indaffarati, oppure aspettare la seconda notte di festeggiamenti, quando sarebbe stato più in disparte. Pensò anche che in quel periodo la maggior parte degli shinobi non erano in missione, ma al villaggio a festeggiare, in quel periodo lavoravano soltanto gli anbu, i pasticceri, i cuochi e gli addetti a servire ai tavoli o ai buffet. Oltre a questi alcuni shinobi a cui non interessava la festa o che avevano bisogno di soldi lavoravano anche durante questi quattro giorni.
Ayako decise di entrare nel villaggio e di dirigersi al quartiere degli Uchiha, lì avrebbe scoperto se il suo bersaglio esisteva e quanti uomini gli stavano intorno. Fu più facile del previsto trovarlo. Era entrata con dei documenti falsi, come una turista, ce ne erano tanti in quel periodo e non aveva dato troppo nell’occhio. Appena arrivata all’inizio del quartiere degli Uchiha rimase a bocca aperta. Tutte le case erano abitate, non erano diroccate come l’ultima volta che le aveva viste, ma erano state restaurate e tirate a lucido per la festa. Ovunque si vedevano persone con il tipico ventaglio sulla schiena. “Se Itachi fosse qui in questo momento riuscirebbe a cambiare espressione persino davanti a Kisame!” pensò sbalordita. Poco dopo individuò un uomo sui cinquant’anni che aveva una certa somiglianza con Itachi, accanto a lui ci doveva essere Sasuke, lei non lo aveva mai visto, ma capì subito chi era perché era quasi la fotocopia di suo fratello. “uno…due…tre…quattro…cinque…” Ayako contò gli uomini che stavano intorno a Fugaku Uchiha. Erano cinque, senza contare Sasuke. Doveva inventarsi qualcosa. Erano sette uomini, possessori di sharingan, troppi per lei che era da sola. Doveva trovare il modo di isolarlo, doveva combattere solo contro di lui o non ce l’avrebbe mai fatta. Mentre rifletteva tornò ad osservare gli uomini, stavano discutendo su qualcosa, ma non riusciva a sentire cosa, era troppo distante. Si avvicinava con prudenza, tenendosi nascosta dietro ad un muro o dietro ad un albero, non si dovevano accorgere di lei.
-Ora basta! Prenderò parte alla cerimonia come è stato deciso, cosa volete che mi succeda? So badare a me stesso! Sono stato ucciso una volta e non voglio che accada di nuovo!-
Tutti gli altri uomini si zittirono, il tono del capo non ammetteva repliche, avevano discusso per molto tempo su questa cosa. C’era la possibilità che venisse fatto un attentato contro l’Hokage e tutto il suo seguito durante quella sera. Non si sapeva da chi era stato architettato; chi pensava all’Akatsuki, chi ad altri villaggi vicini, chia d Orochimaru, chi ad altre organizzazioni criminali minori.
“Sospettano qualcosa?” pensò Ayako “non è una buona cosa, le cose si stanno complicando ancora di più!”
L’unica soluzione era seguirlo ed aspettare il momento giusto. Molto probabilmente sarebbe stao ancora più difficoltoso tentare dopo la festa, la scorta sarebbe aumentata di numero perché erano giorni lavorativi e a molti shinobi disponibili poteva essere affidata come missione. Tutto questo era complicato perché c’erano dei sospetti: in condizioni normali, Fugaku Uchiha andava in giro senza scorta.
Continuò a scervellarsi finche non le capitò la situazione ideale per un attacco: il capo del clan uchiha si allontanava da solo, a grandi passi dal quartiere del clan.

domenica 16 novembre 2008

-Vento- capitolo 4 "INCONTRO"


Titolo: VENTO

ispirata a: NARUTO

genere: SENTIMENTALE, DRAMMATICO

avvisi: OOC, SPOILER

raiting: PER TUTTE LE ETA'

capitolo: 4


da questo capitolo è nata una spin off che metterò quando avrò finito con questa. Poi capirete perché c'ho messo Kisame XD


INCONTRO


Era sera. Non troppo tardi, ma ormai faceva buio presto. Ayako fissava la luna: una bellissima luna, che ormai non era più piena, contornata da decine di stelle nel cielo limpido e blu scuro. La luna rischiarava in parte quella buia notte. Era da sola, lei viaggiava sempre da sola. Il suo capo sapeva benissimo che odiava avere dei compagni che, secondo lei, le sarebbero stati solo tra i piedi.Quella luna le ricordava il giorno, o meglio, la notte in cui si erano conosciuti.


-Ayako, che a te piaccia o no, domani andrai in missione con due componenti dell’Akatsuki- Disse il capo, capendo che non sarebbe riuscito a trovare un compromesso. Infatti tutti definivano Ayako una bella donna con la testa dura e che non scendeva a compromessi.

-Ma…- tentò di protestare

-ma una s**a!- Esplose infine il capo –Tu domani partirai, ed entro la serata incontrerai i due dell’Akatsuki, è una cosa molto importante. Tu sei il nostro shinobi migliore e quindi ho voluto affidare a te questa missione, non mi deludere- poi aggiunse –I due sono Uchiha Itachi e Hoshigaki Kisame, sta attenta al secondo, sembra che abbia una certa passione per le belle donne-

-Umpf! Non mi importa chi sono ‘sti due, non mi farò mettere i piedi in testa!- rispose lei stizzita

-Non ho dubbi a riguardo- fece il capo –Quanto all’Uchiha…sembra che sarà lui il capo dell’operazione, è un tipo tranquillo, non ti darà troppo fastidio, tu cerca solo di cooperare- concluse

-Ok, ok parto subito- dicendo questo, Ayako, uscì dalla stanza.

Più tardi era in cammino e si avvicinava velocemente al punto di incontro, con se aveva una lettera del capo per questo uchiha. Era già buio “Certo che le giornate si sono accorciate!” pensò. Arrivò sul posto e vide due uomini che indossavano una strana veste nera con delle nuvole rosse e uno strano cappello a cui era applicato un campanello che tintinnava ad ogni folata di vento.

-Siete voi dell’Akatsuki?- Disse Ayako avvicinandosi e scrutando i due uomini. Uno era alto e uno basso, quello alto aveva un’enorme spada dietro la schiena. Quello più basso si tolse il cappello e si aprì un po’ la tunica in modo che lei lo potesse vedere in faccia. Nonostante fosse buio la luna lo illuminava e potè vedere che era un ragazzo più o meno della sua età, capelli neri e occhi cremisi. “Non può essere che lo sharingan” pensò Ayako. Non lo aveva mai visto, ma ne aveva sentito parlare; poi, considerando che il ragazzo fosse un Uchiha era abbastanza ovvio che quegli occhi fossero il temutissimo Sharingan.

-Tu sei il supporto esterno- concluse il ragazzo. Ayako si avvicinò ulteriormente e gli porse la lettera del suo capo. Lui la prese, la esaminò dall’esterno e poi la aprì. In fondo alla pagina riconobbe il simbolo dell’organizzazione e, dopo aver verificato che fosse autentico, fece cenno alla ragazza di seguirli.

-E quindi il supporto esterno è una ragazza, anche abbastanza carina- Disse l’uomo alto sghignazzando rivolto al ragazzo, ma lui lo ignorò.

-Andremo in una casa a nostra disposizione e li discuteremo di tutto- disse rivolto ad Ayako.“Sicuramente un tipo di poche parole” constatò la ragazza “Meglio così”.

Arrivarono alla casa, di cui aveva parlato il ragazzo, in poco tempo. Quindi entrarono e si sedettero in quello che si poteva considerare un soggiorno. C’erano una poltrona di fronte ad un divano e nel mezzo un tavolino, da una parte c’era un mobile in legno scuro e le pareti erano completamente spoglie.L’uomo alto si fiondò sulla poltrona e, una volta seduto, si tolse il cappello. Ayako notò che aveva la pelle blu e capì perché aveva un nome così particolare, era proprio adatto al suo aspetto. L’Uchiha si sistemò sul divano e invitò la ragazza a imitarlo con un distratto gesto della mano. Quando anche lei si fu seduta, cominciò a parlare.

-Bene, direi di iniziare a presentarci-

-Hoshigaki Kisame- fece l’uomo-pesce sghignazzando; Ayako si chiese se fosse capace di fare un'altra espressione.

-itachi Uchiha- disse il ragazzo

-Ayako- disse la ragazza.

-Bene, la missione consiste nel riscuotere la taglia di un gruppo di ricercati e di portarla al covo dove il capo aspetta i soldi- illustrò Itachi –Per ‘sta notte resteremo qui, ci sono tre stanze separate- concluse

-Peccato- fece Kisame con fare risentito –una sola stanza per tutti e tre non mi sarebbe dispiaciuta- concluse sghignazzando

-Kisame- fece il ragazzo – Va a dormire, io devo ancora discutere di alcune cose riguardanti la missione con lei-

-Si, si certo, riguardanti la missione- fece il pesce stizzito

-Va Kisame- il ragazzo era completamente inespressivo. L’uomo-pesce se ne andò borbottando.

-Questi ricercati a che gruppo appartengono? E di che livello sono?- chiese Ayako a Itachi. Erano domande necessarie completamente inerenti alla missione che dovevano affrontare

-Fanno parte di un gruppo do contrabbandieri, in poche parole, loro si procurano la merce che poi viene venduta dal loro capo. Sono ricercati perché non usano metodi molto legali e in più fanno concorrenza sleale agli altri contrabbandieri che hanno amici molto influenti nella vita criminale-rispose lui, poi continuò –Sono tutti shinobi, ma non di alto livello, il loro punto di forza è il loro gioco di squadra: lavorano insieme da anni e fondano i loro combattimenti su un perfetto lavoro di squadra- concluse

-Hai già in mente un piano per combatterli?- chiese Ayako

-Si, li isoleremo e li combatteremo uno alla volta, ma avrò modo di spiegarti meglio domani- fece per alzarsi, poi ci ripensò e aggiunse: -Ci fermeremo un po’ un po’ qua, per conoscere meglio le nostre abilità…se non riusciamo a combatterli uno per volta, dovremo confrontarci con un lavoro di squadra perfetto ed è perfettamente inutile andare senza conoscerci- poi si alzò e si avviò verso le camere al piano di sopra. Anche lei si alzò e lo seguì.

-Itachi-san a che ora mi devo alzare domattina?- chiese Ayako

-verso le 7.30- rispose lui distrattamente entrando nella sua stanza.Anche Ayako entrò nella sua e vi si chiuse dentro a chiave. Accese la luce e osservò meglio quella stanza: c’era un letto proprio al centro e poi un armadio e una sedia. “è abbastanza spoglia” pensò. Era l’ultima stanza rispetto alle scale, mentre quella di Kisame era la prima; si sentiva più tranquilla se quel tipo le stava alla larga e Itachi doveva averlo intuito. Si tolse i vestiti e si sistemò sotto le coperte. Quel ragazzo le stava simpatico ed era anche carino, avrebbe lavorato bene con lui, ma non con il pesce.


immagini Itachi Uchiha part 1
















Ho inserito un po' di immagini dalla mia immensa collezione, iniziando da Itachi. Queste sono prese dalla mia cartella "anbu".










-Vento- capitolo 3 "VERSO KONOHA"

Titolo: VENTO
ispirata a: NARUTO
genere: SENTIMENTALE, DRAMMATICO
avvisi: OOC, SPOILER
raiting: PER TUTTE LE ETA'
capitolo: 3

VERSO KONOHA

La mattina dopo Itachi si svegliò con il mal di testa. Aveva dormito poco e male. Decise di alzarsi e di prepararsi per raggiungere Kisame alla base e per partire per la prossima missione. Ripensò a quello che Ayako gli aveva detto la sera prima. Robe da matti! Cosa aveva fatto suo padre era resuscitato? Comunque per ora non era un suo problema. Si alzò e si preparò. Aveva appena finito di indossare la tunica a nuvole rosse quando sentì bussare alla porta.
-Ciao- Ayako
-Ciao, che ci fai qui?- domanda stupida, sapeva benissimo che ci faceva li
-Umpf! Si vede che ‘sta notte non hai dormito! Itachi, ordina al tuo cervello di connettere e ascoltami- rispose lei spazientita
-Entra- Si sedettero su due sedie: uno di fronte all’altra. Itachi la guardò. Anche lei era pronta per partire per la sua missione. Era vestita come sempre. Pantaloni corti sotto il ginocchio neri, maglietta corta neri, i suoi soliti sandali con il tacco e il coprifronte del villaggio della roccia.
-Oggi parto per la missione…-
-Lo so, io sto andando a raggiungere Kisame- disse lui distrattamente
-Itachi…è probabile che ci incontreremo a Konoha…il vostro obbiettivo è sempre la volpe a nove code, giusto?- questa era una domanda molto, molto idiota
-Arriva subito al punto, Ayako- non poteva perdere tempo, non aveva molta fretta ma preferiva sempre arrivare in anticipo piuttosto che in ritardo.
-Va bene…se devo uccidere tuo padre è probabile che mi trovi tra i piedi anche tuo fratello e…-
-Non mi importa se lo elimini…però ti consiglio di stargli alla larga- la interruppe
-Itachi…cosa c’è che non va?- ieri si era comportato in modo strano ma oggi non sembrava che le cose fossero migliorate
-Scusami…hai ragione Ayako…è che quello che mi hai detto ieri sera mi ha proprio sconvolto!- è vero ci era rimasto come un cretino…e quello che gli aveva detto non lo aveva aiutato a dormire –Avrò dormito si o no due ore ‘sta notte-
-Mi dispiace…comunque adesso devo proprio andare…il capo vuole vedermi di nuovo- si alzò e fece per andarsene. Anche lui si alzò e la baciò
–Ti amo- disse
-Anch’io ti amo-Poi lei uscì e si diresse verso l’ufficio del capo.
Dopo circa un’ora arrivò alla base dove trovò Kisame e Pain che lo stavano aspettando.
-Finalmente Itachi!- esclamò Kisame, non appena lo vide avvicinarsi
-partite immediatamente- ordinò il capo
-Si cap…- era già sparito –E chi lo capisce quello? Ehi Itachi! ci sei?- Kisame lo guardava in modo strano, ma lui non ne capiva il motivo
-Si, perché?- chiese lui un po’ perplesso
-Ma non so…sei strano…che ti è successo?-
-Niente...- rispose lui mentre si incamminava. Nonostante questa risposta finì per raccontare tutto all'uomo squalo che lo tempestava di domande.

Originariamente il dialogo tra Itachi e Kisame proseguiva, ma ho preferito tagliare il pezzo finale.

-Vento- capitolo 2 "MISSIONE"

Titolo: VENTO
ispirata a: NARUTO
genere: SENTIMENTALE, DRAMMATICO
avvisi: OOC, SPOILER
raiting: PER TUTTE LE ETA'
capitolo: 2

MISSIONE

-anche se non so quanto ti farà piacere…- Ayako era ancora restia a parlare con lui di quello che era successo.
-Dai parla- la incitò lui. Era molto curioso, ma questo non era da lui! È proprio vero: quando era con lei si trasformava completamente! Glielo diceva anche il suo compagno nell’akatsuki…
-Oggi il mio capo mi ha convocato…e mi ha affidato una missione molto importante- continuò lei
-Che genere di missione?- già che genere di missione? Lei era un ninja molto forte e rispettato nel gruppo di criminali di cui faceva parte…un gruppo di minore importanza dell’akatsuki, ma che spesso e volentieri collaborava con questa
-Una missione come tante altre…devo uccidere un certo tipo molto influente e riscuotere la taglia, metà della quale sarà il mio compenso…-
-e qual è il problema?- gli sembrava strano che una missione del genere la potesse inquietare…ne aveva affrontate tante così e le aveva completate con estrema facilità
-Il problema è che questa missione si svolgerà a Konoha- arrivò subito al punto, era inutile fare troppi giri di parole con lui
-Konoha? Il mio villaggio di origine…sono cinque anni che non ci torno…comunque non capisco ancora il problema- è vero non capiva…cosa poteva importare a lui se lei se ne andava a Konoha?
-devo occuparmi di un certo…- esitò. Non era sicura se dirglielo oppure no, ma ormai aveva iniziato e doveva raccontargli tutto fino in fondo -…Fugaku Uchiha- concluse
-Fugaku Uchiha?! Hai idea di chi sia?!- c’era rimasto di sasso
-Certo, è tuo padre- rispose lei con molta calma
-Mio padre?! Ma lo sai che mio padre è morto DIECI anni fa?!- era incredibile! Un omonimo? No, Uchiha era un cognome che possedeva solo il suo clan, Ma allora come era possibile?!
-certo che lo so, ma non ci sono dubbi…Fugaku Uchiha è proprio tuo padre, risultava morto dieci anni fa, ma se il capo ha detto di ucciderlo vuol dire che in questo momento è vivo e si trova a Konoha. Si vede che non lo avevi ucciso bene…- concluse Ayako
-Scherzi?! L’ultima volta che l’ho visto era morto stecchito, l’ho ucciso IO con le mie mani!- Era incredibile! Non poteva ancora crederci! Poi ci pensò su…Sasuke! Non poteva essere stato altri che lui…era stato allievo di Orochimaru e a lui era ben noto che tipo di tecniche sapeva usare quella serpe!
-beh, che mi dici di tuo fratello?- disse Ayako interrompendo i suoi pensieri
-Stavo pensando proprio a quello…certo che questa tua notizia mi hai veramente sconvolto non c’è che dire…- era vero, l’aveva sconvolto
-Itachi…- riprese Ayako -…so che anche tu hai ricevuto l’ordine di una missione a Konoha…che cosa hai intenzione di fare?- chiese infine
-Che cosa posso fare? Parteciperò alla missione- fece per andarsene ma poi aggiunse –Stai attenta mio padre è un tipo forte…è sempre stato uno dei ninja migliori di Konoha-Faceva l’indifferente ma si vedeva chiaramente che era rimasto molto colpito da quella notizia.Le si avvicinò e la baciò, poi se ne andò senza dire una parola.Ayako era spaventata. Non tanto per il suo prossimo avversario, ma per il futuro di Itachi. Aveva paura per lui perché prima o poi si sarebbe scontrato con suo fratello minore e viste le ultime notizie sembrava che fosse diventato molto forte. Più forte di Itachi? Ma no! Che andava a pensare? Lui le aveva sempre detto che suo fratello aveva molte capacità, ma sarebbe arrivato a battere il suo sharingan speciale? No, era impossibile! Quel ragazzo non aveva abbastanza fegato da uccidere il suo migliore amico! Ma era stato un allievo del grande Orochimaru…“Itachi non andare al villaggio!” avrebbe voluto urlarlo, ma non lo fece. Lacrime cominciarono a rigarle il viso. Lei lo amava e non voleva perderlo!

-Vento- capitolo 1 "PREOCCUPAZIONI"

Titolo: VENTO
ispirata a: NARUTO
genere: SENTIMENTALE, DRAMMATICO
avvisi: OOC, SPOILER
raiting: PER TUTTE LE ETA'
capitolo: 1

Premetto che in quasi tutte le mie storie ci sono original character, quindi anche qui ce ne sono. Uno dei quali è il protagonosta, il secondo protagonista è Itachi Uchiha. Buina lettura.

PREOCCUPAZIONI

Si alzò dal letto. Faceva davvero un caldo infernale. Si affacciò alla finestra per cercare un po’ di refrigerio e la vide.Una figura femminile, sul balcone della casa di fronte, avvolta in un kimono scuro che era quasi invisibile. Dietro di lei la luna piena che illuminava il suo volto e i suoi lunghi capelli neri.La donna aveva lo sguardo perso nel buio e più che guardare quello che le stava di fronte, sembrava riflettere su qualcosa che la turbava.Lui sorrise, aprì del tutto la finestra e saltò sul tetto della casa accanto, per fare poi tutto un percorso in modo da arrivare alle spalle della donna. Una volta che fu arrivato sul tetto della sua casa proprio dietro di lei, sgattaiolò sul balcone.
–Che ci fai in giro per i tetti a quest’ora? È il tuo nuovo passatempo?- disse la donna senza neanche voltarsi, “la solita” pensò lui sorridendo
–Si, effettivamente ho sentito dire che passeggiare per i tetti di notte fa bene alla salute e…piuttosto perché anche tu sei fuori a quest’ora? Anche tu hai un nuovo passatempo?- fece lui sarcastico
–veramente…- rispose la donna -…non riuscivo a dormire, con questo caldo è impossibile, e sono uscita a prendere una boccata d’aria-
-Il caldo? Non solo quello- commentò lui avvicinandosi ulteriormente, abbracciandola da dietro e baciandole il collo –che cosa c’è che non va?- chiese poi
–Niente- rispose lei mentendo e continuando a fissare le poche luci accese al villaggio
–Non mentirmi, capisco subito quando c’è qualcosa che non va- fece lui
–Non c’è niente che non va!- rispose lei stizzita, divincolandosi dal suo abbraccio, voltandosi per guardarlo finalmente in faccia.
–Non ci credo- disse lui con calma, la sua solita calma
–Non mi importa se non ci credi- Fece lei imbronciata
–Va beh…anche se secondo me ti farebbe bene parlarne con me- commentò fingendosi del tutto disinteressato
–uff…come vuoi- si rassegnò lei.

Sarà passato un anno da quando ho scritto questa storia O.O
è scritta malino, lo so, ma come vi ho detto è oassato molto tempo....

Presentazione

Ciao a tutti! Questo è il mio primo blog e qui pubblicherò i miei racconti (in particolare le mie fanfic).
Abbiate un po' di pazienza perché non sono molto pratica di queste cose e mi ci vorrà un po' per imparare.
Ah! che idiota che sono! Non mi sono ancora presentata! Il mio nome è -tigre- (chi frequenta manga.it sa chi sono) e mi piacciono i manga, scommetto che non lo avevate capito. eh?
Ho cominciato a collezionarli con Naruto e adesso seguo 7-8 serie.
Vi informo subito che ci metto molto tempo ad aggiornare le mie storie, ma comunque sono abituata alle lamentele XP.
Ho detto che inserirò le mie fanfic, ma non solo quelle! Cercherò di mettere gli AMV da me realizzati e le fanart che mi piacciono di più (premetto che non sono mie, io non sono capace di disegnare niente).
concludo dicendo che mi piace leggere, oltre che i manga, anche molti libri, ma parlerò di questo un'altra volta ^^
Saluti a tutti ^__^