lunedì 17 novembre 2008

-Cacciatori di vampiri- capitolo 1 "PROLOGO"

Titolo: CACCIATORI DI VAMPIRI
ispirata a: -
genere: HORROR, GIALLO, AZIONE, SOPRANNATURALE
raiting: PER TUTTE LE ETA'
capitolo: 1

Comincio anche a pubblicare questa, oltre che Vento, la differenza è che questa non è conclusa. Dopo il secondo capitolo ci sarà una sorpresa XD, spero che vi piaccia.
Inoltre questa è la "seconda versione" della storia, anche se non c'è molta differenza.

PROLOGO


Era una notte limpida e fredda. Il vento muoveva i rami degli alberi che risplendevano argentei sotto la luce lunare. Un pipistrello spiccò un volo, urlando, in controluce, fu visibile in tutta la sua apertura alare. Lo osservò allontanarsi a caccia delle sue prede, ignare. Sorrise.
L’erba le accarezzava i piedi nei sandali che, nonostante il tacco alto, non sprofondavano nel terreno umido dalle tante piogge passate.
Davanti a lei si elevava una piccola casa isolata, non avrebbe potuto trovare di meglio.
Avanzò veloce e leggera verso la porta. Appena posò la mano sulla serratura, questa si spezzò con un rumore metallico, quasi sofferente. Sorrise di nuovo, pensando agli abitanti di quella casa. Dormivano tranquilli nei loro letti, si sentivano più che al sicuro chiusi nella loro accogliente casetta, eppure non sapevano che quella sarebbe stata la loro ultima notte.
Quella sera si sarebbe riempita la pancia per bene, il giorno avrebbe riposato lì, sarebbe ripartita la notte successiva.
Entrò, le camere erano al piano di sopra. Salì i pochi scalini silenziosamente.
Entrò nella prima camera che trovò, guidata dal profumo del sangue. Al centro della stanza, in un piccolo letto rettangolare dormiva, tranquillo, un bambino biondo di sei-sette anni.
Si avvicinò al letto e si chinò su di lui.
I denti aguzzi penetrarono facilmente nella carne tenera del collo del piccolo. La vampira accostò la bocca ai due piccoli fori che aveva praticato e bevve. Bevve con avidità, assaporando il dolce calore del sangue. Ma presto finì. “Il sangue dei bambini è il migliore ma finisce subito” pensò con amarezza.
Non ancora sazia, uscì dalla colorata stanza del bambino e si diresse verso quella dei genitori.
Dopo aver prosciugato i due corpi, fino all’ultima goccia di sangue, si liberò dei tre cadaveri buttandoli in una foresta non molto lontana, qualche animale affamato non avrebbe lasciato neanche le ossa.
Tra un’ora sarebbe stata l’alba, dove sbrigarsi a rientrare. Estrasse un fischietto dorato dalla tasca e fischiò, ma non uscì nessun suono, o almeno, nessun suono che un essere umano possa sentire.
Dopo poco tempo si udirono le strida di un pipistrello che andò a posarsi sulla spalla della vampira.
Lei lo prese in mano e gli accarezzò la testa.
-Allora, hai mangiato bene ‘sta sera, cuccioletto?- chiese –Io si- concluse sorridendo e dirigendosi verso la casa.

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