lunedì 17 novembre 2008

-Vento- capitolo 6 "SAKè"

Titolo: VENTO
ispirata a: NARUTO
genere: SENTIMENTALE, DRAMMATICO
avvisi: OOC, SPOILER
raiting: PER TUTTE LE ETA'
capitolo: 6

SAKè

Osservò il villaggio, completamente illuminato, ma non dai lampioni, ma da migliaia di luci, una davanti ad ogni abitazione.“Maledizione!” pensò “Abbiamo fatto tardi e siamo arrivati ‘sta sera, proprio nel periodo della Festa delle luci!”. Lui e il suo compagno di viaggio avevano fatto tardi, avevano incontrato delle difficoltà a passare la frontiera e dopo aver perso diverse ore a contrattare per passare erano stati costretti ad eliminare le guardie.-Itachi-san, cos’è tutta questa illuminazione?- Kisame era perplesso, probabilmente non aveva mai sentito parlare della festa-La “festa delle luci”, non ne hai mai sentito parlare?- Kisame fece segno di no con la testa –Ogni abitante accende una luce davanti alla sua casa, dura per quattro giorni durante i quali non si lavora, oggi penso sia la prima, quindi ci sarà un corteo, al capo del quale ci sarà l’Hokage, che attraverserà il villaggio- Non appena ebbe finito di parlare i suoi occhi neri si fissarono su una zona dove piccole luci erano vicinissime. Si ricordava che in quella zona c’era un piccolo laghetto. “Quanti ricordi” pensò, lì c’era un lago in cui, durante la festa, venivano poste delle piccole barchette di legno, abbastanza grandi da farci stare sopra una candela accesa. Quando era piccolo ci andava sempre con i suoi genitori e poi anche con suo fratello.-Entreremo come turisti- si affrettò a dire-Ma ci riconosceranno!- esclamò Kisame-Useremo la tecnica della trasformazione, non daremo nell’occhio, ci sono molti turisti in questi giorni- rispose Itachi-Fanno entrare tanta gente senza controllo?!?- Kisame era molto stupito –Non temono un attacco esterno?--I controlli non sono stati del tutto eliminati, ma solo un po’ allentati, riusciremo ad entrare, senza problemi- rispose Itachi sicuro di sé.Quindi si trasformarono in due turisti qualsiasi e si avvicinarono alla porta di Konoha.L’unica guardia era un uomo con la faccia assonnata, probabilmente un chunin, aveva gli occhi marroni e i capelli blu-viola. Li osservò per qualche secondo-Il visto?- chiese con aria distante. Itachi gli porse due bigliettini di colore arancione, lui li guardò appena, senza nemmeno prenderli in mano, e fece segno di proseguire.-Potrebbero anche sceglierli un po’ più svegli!- disse Kisame sghignazzando non appena ebbero girato l’angolo –Possiamo ritrasformarci adesso?- chiese-Te l’avevo detto che sarebbe stato facile, comunque no, è meglio stare così finché non saremo costretti a combattere- rispose lui.Camminarono per un po’ finche non si ritrovarono in mezzo alla folla che aspettava il corteo che sarebbe passato di lì a momenti.-Non troveremo mai la forza portante così!- sussurrò Kisame. Itachi non rispose e si concentrò sulla folla. Non poteva usare lo sharingan, qualcuno avrebbe potuto vederlo. Vide, uomini, donne e bambini di ogni ceto sociale, era una festa importantissima e anche i meno abbienti ne prendevano parte. Ad un certo punto udì due uomini che parlavano li vicino-Tu sai qualcosa del ninja che hanno catturato?- chiese uno dei due-No, so solo che resterà a marcire in cella, nessuno lo interrogherà in questi giorni di festa- rispose l’altro-Che gente! Lavora anche in un giorno di festa! Sembra anche che volesse attentare alla vita dell’Hokage--Ummh…non si sa, non è ancora stato interrogato- rispose l’uomo, poi i due si allontanarono e Itachi non riuscì più a sentire quello che dicevano. “Poco male” pensò “Non sono cose che mi possono interessare”-Vieni Kisame- sussurrò al suo compagno che si stava avvicinando, pericolosamente ad un locale dove servivano sakè a basso costo.-Non puoi aspettare un secondo? Un bicchiere e vengo- rispose lui, frugandosi nelle tasche per cercare i soldi necessari.-Uff, muoviti- rispose luiQuando Kisame ebbe finito di sorseggiare il suo sakè i due entrarono in una strada secondaria, dove c’era meno gente.-dove stiamo andando?- chiese Kisame-Questa sera è impossibile trovare la forza portante, quindi andremo incontro al corteo- rispose Itachi-E perché?--Devo verificare una cosa- si limitò a rispondere Itachi.

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