domenica 16 novembre 2008

-Vento- capitolo 4 "INCONTRO"


Titolo: VENTO

ispirata a: NARUTO

genere: SENTIMENTALE, DRAMMATICO

avvisi: OOC, SPOILER

raiting: PER TUTTE LE ETA'

capitolo: 4


da questo capitolo è nata una spin off che metterò quando avrò finito con questa. Poi capirete perché c'ho messo Kisame XD


INCONTRO


Era sera. Non troppo tardi, ma ormai faceva buio presto. Ayako fissava la luna: una bellissima luna, che ormai non era più piena, contornata da decine di stelle nel cielo limpido e blu scuro. La luna rischiarava in parte quella buia notte. Era da sola, lei viaggiava sempre da sola. Il suo capo sapeva benissimo che odiava avere dei compagni che, secondo lei, le sarebbero stati solo tra i piedi.Quella luna le ricordava il giorno, o meglio, la notte in cui si erano conosciuti.


-Ayako, che a te piaccia o no, domani andrai in missione con due componenti dell’Akatsuki- Disse il capo, capendo che non sarebbe riuscito a trovare un compromesso. Infatti tutti definivano Ayako una bella donna con la testa dura e che non scendeva a compromessi.

-Ma…- tentò di protestare

-ma una s**a!- Esplose infine il capo –Tu domani partirai, ed entro la serata incontrerai i due dell’Akatsuki, è una cosa molto importante. Tu sei il nostro shinobi migliore e quindi ho voluto affidare a te questa missione, non mi deludere- poi aggiunse –I due sono Uchiha Itachi e Hoshigaki Kisame, sta attenta al secondo, sembra che abbia una certa passione per le belle donne-

-Umpf! Non mi importa chi sono ‘sti due, non mi farò mettere i piedi in testa!- rispose lei stizzita

-Non ho dubbi a riguardo- fece il capo –Quanto all’Uchiha…sembra che sarà lui il capo dell’operazione, è un tipo tranquillo, non ti darà troppo fastidio, tu cerca solo di cooperare- concluse

-Ok, ok parto subito- dicendo questo, Ayako, uscì dalla stanza.

Più tardi era in cammino e si avvicinava velocemente al punto di incontro, con se aveva una lettera del capo per questo uchiha. Era già buio “Certo che le giornate si sono accorciate!” pensò. Arrivò sul posto e vide due uomini che indossavano una strana veste nera con delle nuvole rosse e uno strano cappello a cui era applicato un campanello che tintinnava ad ogni folata di vento.

-Siete voi dell’Akatsuki?- Disse Ayako avvicinandosi e scrutando i due uomini. Uno era alto e uno basso, quello alto aveva un’enorme spada dietro la schiena. Quello più basso si tolse il cappello e si aprì un po’ la tunica in modo che lei lo potesse vedere in faccia. Nonostante fosse buio la luna lo illuminava e potè vedere che era un ragazzo più o meno della sua età, capelli neri e occhi cremisi. “Non può essere che lo sharingan” pensò Ayako. Non lo aveva mai visto, ma ne aveva sentito parlare; poi, considerando che il ragazzo fosse un Uchiha era abbastanza ovvio che quegli occhi fossero il temutissimo Sharingan.

-Tu sei il supporto esterno- concluse il ragazzo. Ayako si avvicinò ulteriormente e gli porse la lettera del suo capo. Lui la prese, la esaminò dall’esterno e poi la aprì. In fondo alla pagina riconobbe il simbolo dell’organizzazione e, dopo aver verificato che fosse autentico, fece cenno alla ragazza di seguirli.

-E quindi il supporto esterno è una ragazza, anche abbastanza carina- Disse l’uomo alto sghignazzando rivolto al ragazzo, ma lui lo ignorò.

-Andremo in una casa a nostra disposizione e li discuteremo di tutto- disse rivolto ad Ayako.“Sicuramente un tipo di poche parole” constatò la ragazza “Meglio così”.

Arrivarono alla casa, di cui aveva parlato il ragazzo, in poco tempo. Quindi entrarono e si sedettero in quello che si poteva considerare un soggiorno. C’erano una poltrona di fronte ad un divano e nel mezzo un tavolino, da una parte c’era un mobile in legno scuro e le pareti erano completamente spoglie.L’uomo alto si fiondò sulla poltrona e, una volta seduto, si tolse il cappello. Ayako notò che aveva la pelle blu e capì perché aveva un nome così particolare, era proprio adatto al suo aspetto. L’Uchiha si sistemò sul divano e invitò la ragazza a imitarlo con un distratto gesto della mano. Quando anche lei si fu seduta, cominciò a parlare.

-Bene, direi di iniziare a presentarci-

-Hoshigaki Kisame- fece l’uomo-pesce sghignazzando; Ayako si chiese se fosse capace di fare un'altra espressione.

-itachi Uchiha- disse il ragazzo

-Ayako- disse la ragazza.

-Bene, la missione consiste nel riscuotere la taglia di un gruppo di ricercati e di portarla al covo dove il capo aspetta i soldi- illustrò Itachi –Per ‘sta notte resteremo qui, ci sono tre stanze separate- concluse

-Peccato- fece Kisame con fare risentito –una sola stanza per tutti e tre non mi sarebbe dispiaciuta- concluse sghignazzando

-Kisame- fece il ragazzo – Va a dormire, io devo ancora discutere di alcune cose riguardanti la missione con lei-

-Si, si certo, riguardanti la missione- fece il pesce stizzito

-Va Kisame- il ragazzo era completamente inespressivo. L’uomo-pesce se ne andò borbottando.

-Questi ricercati a che gruppo appartengono? E di che livello sono?- chiese Ayako a Itachi. Erano domande necessarie completamente inerenti alla missione che dovevano affrontare

-Fanno parte di un gruppo do contrabbandieri, in poche parole, loro si procurano la merce che poi viene venduta dal loro capo. Sono ricercati perché non usano metodi molto legali e in più fanno concorrenza sleale agli altri contrabbandieri che hanno amici molto influenti nella vita criminale-rispose lui, poi continuò –Sono tutti shinobi, ma non di alto livello, il loro punto di forza è il loro gioco di squadra: lavorano insieme da anni e fondano i loro combattimenti su un perfetto lavoro di squadra- concluse

-Hai già in mente un piano per combatterli?- chiese Ayako

-Si, li isoleremo e li combatteremo uno alla volta, ma avrò modo di spiegarti meglio domani- fece per alzarsi, poi ci ripensò e aggiunse: -Ci fermeremo un po’ un po’ qua, per conoscere meglio le nostre abilità…se non riusciamo a combatterli uno per volta, dovremo confrontarci con un lavoro di squadra perfetto ed è perfettamente inutile andare senza conoscerci- poi si alzò e si avviò verso le camere al piano di sopra. Anche lei si alzò e lo seguì.

-Itachi-san a che ora mi devo alzare domattina?- chiese Ayako

-verso le 7.30- rispose lui distrattamente entrando nella sua stanza.Anche Ayako entrò nella sua e vi si chiuse dentro a chiave. Accese la luce e osservò meglio quella stanza: c’era un letto proprio al centro e poi un armadio e una sedia. “è abbastanza spoglia” pensò. Era l’ultima stanza rispetto alle scale, mentre quella di Kisame era la prima; si sentiva più tranquilla se quel tipo le stava alla larga e Itachi doveva averlo intuito. Si tolse i vestiti e si sistemò sotto le coperte. Quel ragazzo le stava simpatico ed era anche carino, avrebbe lavorato bene con lui, ma non con il pesce.


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